Le richieste dei gestori rimangono inascoltate e lo sciopero dunque è confermato per la prossima settimana: la FAIB commenta amaramente anche dal territorio ravennate gli incontri con il Governo ed i Ministri che non hanno, per ora, accolto le richieste avanzate.
La disponibilità a revocare lo sciopero anche all'ultimo rimane dalla parte dei gestori, ma non prima di essere nuovamente ascoltati e di ricevere un concreto segnale di disponibilità da parte del Governo.
Il tema è quello dei prezzi, di nuovi obblighi e relative sanzioni previste dall'ultimo DL.
I prezzi dei carburanti sono aumentati per effetto della reintroduzione delle accise: le compagnie impongono il prezzo e gli esercenti sono tenuti a comunicare al ministero dello Sviluppo economico i prezzi nel portale dedicato che conoscono tutti da anni.
È un sistema trasparente e non sarebbe difficile, con questi dati, fare controlli mirati su chi pratica prezzi altamente differenti dalla media. Perché dunque obbligare i benzinai con l'ennesimo cartello da esporre sul piazzale? Sanzioni e controlli devono essere fatti e già ci sono gli strumenti adatti, mentre questo inasprimento ha più il sapore di una misura dal carattere medioevale.
I benzinai fanno un servizio indispensabile alla cittadinanza e ce l'hanno messa tutta per non mettere a disagio il paese con uno sciopero, ma a queste condizioni non si può più rimanere immobili, come dichiarato anche dal Presidente nazionale Sperduto a seguito dell'incontro di ieri.
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